L’aggressività nel cane è uno degli aspetti più “complicati” per un proprietario da gestire e per questo è un argomento molto dibattuto in campo cinofilo. Vediamo di cosa si tratta.
L’aggressività nel cane è uno degli aspetti più “complicati” per un proprietario da gestire e per questo è un argomento molto dibattuto in campo cinofilo. Vediamo di cosa si tratta.
Partiamo subito a dire cosa NON è: non è un problema comportamentale (ma è una caratteristica che se mostrata può rivelarsi problematica per la quotidianità), non è una malattia e neanche un demone da reprimere.
Il cane che ha dentro dell’aggressività non è per forza un “cane cattivo”!!! E’ però sicuramente un cane che deve essere gestito!
L’aggressività infatti è una dote naturale, un’aspetto del carattere presente in ogni essere vivente in misura differente, atto alla sopravvivenza della specie.
In quanto dote naturale quindi, deve essere compresa, accettata e (sopratutto!) controllata.
Non pensiate che possa invece essere repressa, annullata o cancellata.
La notizia “cattiva” è che l’aggressività fa parte del carattere del soggetto, c’è e non si può fare niente per eliminarla.
La notizia buona però è che se si riesce ad essere consapevoli e responsabili, si può mettere la giusta educazione che permetta di gestire in sicurezza e serenità un cane con tali caratteristiche.
L’aggressività nel cane viene classificata in queste due categorie:
In questo la selezione di razza è fondamentale! Fin da subito è importante scegliere il cane secondo le proprie necessità.
Facciamo un esempio:
Se abbiamo una famiglia molto allargata, con viavai continuo di gente estranea da casa, lavoriamo magari in un negozio e vogliamo portarci il cane sempre con noi ovunque, un cane selezionato per la difesa forse non sarà l’ideale per rispondere alle nostre necessità.
Questo perchè probabilmente ci servirà avere un cane molto socievole con tutto e tutti e un cane da difesa, selezionato a tale scopo, potrebbe rivelarsi diffidente e aggressivo nei confronti di estranei che vede come “intrusi”.
Facciamo un altro esempio.
Se abbiamo già un branco di 5 cani e vogliamo tenerli tutti assieme liberi, un amstaff non sarà forse il cane ideale! Questo perchè facilmente potrebbe creare una forte competizione nei confronti di cani dello stesso sesso.
Potrebbe quindi creare risse anche con cani di sesso opposto per possessività verso qualche gioco o anche solo per un innalzamento eccessivo di energie durante il gioco stesso. Insomma, sarebbe ben difficile fidarsi a lasciarli interagire liberamente.
Non pensiate che una grande socializzazione possa annullare queste qualità naturali!
La socializzazione aiuta indubbiamente ad avere un cane equilibrato ma, nel suo equilibrio, quell’aggressività sarà comunque presente e da tenere sotto controllo. Volere un cane da “guardia” che sia amorevole con gli estranei è già di per se una contraddizione in termini.
Il più delle volte si avranno o cani molto amichevoli ma poco portati a fare la guardia sul serio o cani poco amichevoli ma molto adatti alla difesa.
Certamente la socializzazione poi aiuta e l’educazione può far sì che l’aggressività venga mostrata meno e non “a caso” secondo decisione del singolo soggetto.
In questo senso il “come lo cresci” è molto importante ma è sempre bene ricordare che il carattere è carattere e non lo si può annullare.
Eliminare l’aggressività inter e intraspecifica da un soggetto selezionato per averne, è come cercare di eliminare l’istinto di caccia in un segugio o un bracco.
Non solo è una pretesa fuori luogo ma è anche uno snaturare la razza che è stata creata secondo un fine specifico.
Bisogna sempre ricordare che il cane nasce come animale ausiliario dell’uomo, quindi deve essere utile ad uno scopo secondo la selezione specifica.
Bisogna imparare ad essere oggettivi e responsabili del proprio animale e gestirlo di conseguenza.
Un cane con aggressività non è un “cane cattivo”, è un cane che deve essere gestito.
Bisogna insegnargli delle norme di comportamento, insegnargli ad ignorare ciò che lo circonda.
Ricordate che per il cane, il centro della sua vita, è il proprio compagno umano! Ciò che deve imparare è che se segue il suo proprietario tutto è bello, tutto è felice e tutto va bene.
La fiducia verso il proprietario è molto importante!
Non è corretto invece forzare l’approccio con esseri umani estranei o con cani estranei.
Oltre appunto ad essere una forzatura (se il cane non apprezza non vedo perchè doverlo costringere) è il più delle volte anche inutile. Questo perchè il cane potrebbe facilmente imparare ad interagire con quella singola persona o quel singolo cane ma non generalizzare poi questa socialità.
Tutto questo poi non esclude che il cane, rasserenato dall’educazione e dal lavoro fatto dal proprietario, riesca poi a diventare più tollerante anche nei confronti dell’estraneo! Anzi!
Molto spesso accade che tramite l’addestramento il cane impari ad essere più tranquillo nella quotidianità. Questo avviene perchè capisce di avere al proprio fianco un proprietario che sa gestire le situazioni avverse.
Tramite l’obbedienza infatti, non solo impara come si deve comportare, ma riesce anche ad osservare l’ambiente con una mente più “libera” dalle preoccupazioni.
In questi casi bisogna vedere come il singolo soggetto reagisce all’educazione e, chiaramente, la risposta a questo non può essere data tramite un blog.
Il corso di educazione che proponiamo nel nostro centro ha anche proprio la finalità di imparare a gestire questi soggetti più difficili nella società.
Ci sono tanti fattori che possono far sì che un cane scelga o meno di mostrare la propria aggressività.
Il fatto che due cani siano della stessa razza ad esempio, non vuol dire che abbiano dentro lo stesso livello di aggressività.
Ci sono poi altre caratteristiche (quali ad esempio la tempra, la nevrilità ecc) che possono far sì che un cane mostri o meno questa dote.
Anche l’ambiente in cui il cane cresce influisce sulla sua tendenza a mostrarsi aggressivo e come dicevo, la gestione quotidiana del cane ha un’importante ruolo nel tutto.
Il cane è un insieme di più fattori: il carattere genetico soggettivo, l’influenza dell’ambiente in cui è cresciuto nelle sue prime fasi di vita e la gestione del suo umano.
Si può avere infatti un cane con una grande aggressività dentro ma così stabile, solido da non mostrarla mai in pubblico, così come si può avere un cane con poca aggressività dentro ma che è da tenere ben all’occhio perchè la mostra tutta al minimo stimolo.
In ogni caso quando si ha un soggetto che può essere a rischio è sempre bene farsi seguire nel dettaglio da un professionista che sappia valutare bene il cane e scegliere il giusto percorso personalizzato.
Vedremo poi in futuro cosa può provocare nel cane una reazione aggressiva e come si manifesta.