castrare il cane maschio, pro e contro

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castrare il cane maschio, pro e contro

Spesso uno dei dubbi che si pongono le persone che portano a casa il proprio amico a quattro zampe e che, magari, iniziano ad avere qualche piccolo problema di aggressività, è se far castrare il cane maschio.

Vediamo con questo articolo cosa comporta la castrazione, quali possono essere i benefici e quali gli svantaggi.

Rischi e benefici dal punto di vista della salute nel castrare il cane maschio

castrare il cane maschioLa sterilizzazione del maschio può avvenire o per “castrazione”, quindi asportazione completa dei testicoli o per “vasectomia” in cui restano presenti i testicoli, quindi l’animale non ha più la possibilità di riprodursi ma è completamente attivo dal punto di vista sessuale.

Uno studio di Larry S.Katz (PhD Associate Professor and Chair Animal Sciences Rutgers University New Brunswick) afferma che ci sono alcuni aspetti positivi della castrazione, come:

  • elimina il piccolo rischio di morte per tumore ai testicoli
  • riduce il rischio di disordini non tumorali alla prostata
  • può ridurre il rischio di fistole perianali
  • potrebbe, ma resta ancora da verificare, ridurre il rischio di diabete

Oltre a questo però lo studio citato evidenzia anche diversi aspetti che possono rivelarsi negativi:

  • se fatto prima dell’anno di età, aumenta il rischio di osteosarcoma
  • aumenta il rischio di angiosarcoma
  • porta rischio di ipotiroidismo
  • aumenta il rischio di decadimento cognitivo geriatrico
  • triplica il rischio di obesità
  • aumenta il rischio di cancro alla prostata
  • raddoppia il rischio di tumori al tratto urinario
  • aumenta il rischio di disturbi ortopedici
  • può portare rischio di reazioni avverse alle vaccinazioni

Queste sono le informazioni che ho trovato dal punto di vista della salute ma, se alcune volte viene effettivamente proposta dal veterinario per motivi medici, quindi è giusto affidarsi alle loro competenze, molto molto spesso viene proposto di castrare il maschio per motivi comportamentali.

Pro e contro dal punto di vista caratteriale

Spesso viene proposto di castrare il cane maschio perchè “troppo agitato” o perchè sta iniziando a manifestare aggressività nei confronti di altri cani o di persone. La motivazione presentata è che abbassando il testosterone si abbassa l’aggressività, ma questo risolve realmente ogni problema?

In realtà no. Spesso il grosso delle problematiche di comportamento è data dalla cattiva educazione e gestione del cane.

E’ compito di noi umani capire l’indole del nostro cane, rispettarla e dargli le giuste indicazioni per vivere.

Un Terrier di tipo bull che vuole mordere gli altri cani, ad esempio, non è un cane malato, non è squilibrato, semplicemente rispecchia la sua natura, così come fa un cane che va a caccia o un cane che raduna le pecore. E’ oggettivo però che non possiamo permettergli di sbranare i cani per strada.

Spetta a noi quindi insegnargli, tramite una buona educazione, a camminare tranquillo al guinzaglio anche in presenza di altri cani. Se non riuscite, rivolgetevi ad un buon addestratore per seguire un corso di educazione, in questo caso la castrazione potrebbe non risolvere niente!

E’ oggettivo in sostanza che il cane maleducato resta tale anche senza i testicoli.

Castrare il cane maschio per aggressività intraspecifica

castrare il cane maschio per aggressivitàA volte, la scelta della castrazione, è legata ad un’aspettativa del proprietario che non rispecchia il carattere del cane: ad esempio il volerlo portare a tutti i costi a giocare con gli altri cani “perchè lì si diverte”. Fermiamoci però un attimo a riflettere: se portandolo inizia a litigare e per ottenere che ci stia pacificamente devo castrarlo, forse lui non è poi così contento e non ritiene indispensabile giocare con gli altri cani!

Oltre a questo bisogna tenere comunque presente che non sempre questa pratica risolve il problema.

Il cane infatti, sa perfettamente di essere di sesso maschile anche senza testicoli e il suo carattere rimane invariato. Quello che cambia in realtà non è tanto l’atteggiamento del nostro cane nei confronti degli altri, ma il comportamento degli altri nei confronti del nostro. Il cane castrato infatti, non avendo più l’odore chiaramente maschile, non viene riconosciuto come maschio dagli altri cani. Questo fa sì che di fronte ad una sua minaccia gli altri non reagiscano come lui si aspetterebbe e, con il tempo quindi, rinuncia alla volontà di fare rissa.

Per ottenere questo risultato però, ci deve già essere una predisposizione di carattere. Oltre a questo solo in alcuni casi di aggressività può presentare qualche effetto, come ad esempio:

  • Aggressività data da competizione sessuale: in presenza di una femmina i due maschi non si sentiranno in concorrenza per averla nel momento in cui uno dei due è castrato.
  • Legata al territorio: un cane castrato potrebbe, anche se non è detto, marcare meno e sentire meno senso del territorio, per lo meno al di fuori di casa sua.

Nei restanti casi come dicevo poco sopra, è tutto legato all’indole naturale e a come noi impariamo a gestirla.

Castrare il cane maschio per aggressività interspecifica

Ecco, qui la castrazione si mostra assolutamente inutile.

Diversi sono i motivi che portano un cane ad essere aggressivo con gli umani:

  • Genetica: se, ad esempio, si parla di cani che nascono proprio per la difesa della persona o del territorio (o se siamo di fronte ad un errore di selezione).
  • Mancata socializzazione: un cane che non ha ricevuto stimoli da umani nella prima fase di vita, potrebbe mostrare aggressività dettata, ad esempio, dalla paura.
  • Errata socializzazione e/o gestione che possono aver portato il cane a vedere l’umano come minaccia.

In tutti questi casi comunque, come dicevo sopra, l’unica soluzione è l’educazione con un buon addestratore che vi insegni a controllare e gestire in maniera responsabile il vostro cane.

Castrare il cane maschio è una soluzione calmante per i periodi dei calori?

Ebbene, qui bisogna dire che sì, un po’ è di aiuto. Il cane che non ha più i testicoli, non ha più la capacità di riprodursi e quindi anche il suo interesse nei confronti delle femmine si attenua.

Ricordiamo che la pulsione sessuale nel cane è associata essenzialmente alla riproduzione! Un cane che non ha attività sessuale non ne percepisce la frustrazione, semplicemente non ci pensa.

Si tratta di un animale che vive nel presente, non in ciò che gli è mancato nel passato o che gli mancherà nel futuro! Questo tipo di pensiero è essenzialmente umano.

Anche tra cani castrati comunque ci sono soggetti che cercano la femmina e tentano la monta, anche se operati in tenerà eta. Chiaramente questi accoppiamenti non portano risultati in termini di cucciolate, ma resta che l’interesse da parte del maschio c’è. Non sono casi comuni e comunque patiscono meno l’odore della femmina in calore nella zona.

“Vediamo se si calma!”

Ecco, se viene fatta un’affermazione del genere, io un pochino mi allarmerei. Castrare il cane a volte può risultare problematico dal punto di vista del comportamento, ad esempio:

  • Se questo vive all’interno di un branco con altri cani, potrebbe modificare l’equilibrio gerarchico, generando così magari nuove risse.
  • Potrebbe, come dicevo sopra, essere inutile, quindi avrete sottoposto il vostro cane ad un intervento chirurgico senza reale motivo.
  • Nel caso in cui venisse fatto su cani timorosi che esprimono aggressività dettata dalla paura, potrebbe addirittura rivelarsi controproducente! Quel testosterone che gli togliete, potrebbe annullare nel cane anche quel poco coraggio che aveva nell’affrontare la vita. Questo farebbe sì quindi, che l’aggressività resti invariata e le preoccupazioni aumentino.

In sintesi per queste e altre ragioni, la castrazione non è una cosa da provare “per vedere se funziona” ma da valutare molto molto attentamente.

Riassumendo

E’ assolutamente doveroso ascoltare i consigli del proprio veterinario nel momento in cui viene consigliata la castrazione a scopo medico per risolvere una patologia fisica presente. Le malattie legate all’apparato riproduttore esistono anche per gli animali!

Se si parla invece di comportamento, bisogna valutare realmente con attenzione quali benefici potrebbe portare. Personalmente ritengo che tutto si possa gestire con una buona educazione e con il rispetto di quello che è la natura caratteriale del nostro amico a quattro zampe.

Un cane attivo, resterà tale anche castrandolo. Un cane non educato necessiterà di educazione anche una volta tolti i testicoli. L’aggressività è una dote naturale nel cane, non una malattia, e fa parte del carattere; anche questa quindi potrebbe non risolversi con la castrazione.

Facciamo sempre molta attenzione a distinguere quello che è un problema comportamentale per il cane e quello che è un problema solo per noi, (come l’esempio che facevo sul voler portare a tutti i costi un cane a giocare con i suoi simili). Se il problema riguarda il carattere del cane, rivolgetevi ad un addestratore qualificato per sapere quali possono essere le opzioni di correzione e recupero.

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