Socializzazione nel cucciolo, la base dell’equilibrio

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Socializzazione nel cucciolo, la base dell’equilibrio

Spesso si sente parlare della socializzazione del cucciolo, qual’è lo scopo? Com’è giusto comportarsi? In quali fasi di età conviene farla? E’ possibile socializzare il cane per tutta la durata della sua vita o ci sono limiti?

Vediamo di rispondere a tutte queste domande.

In cosa consiste la socializzazione del cucciolo

socializzazione nel cuccioloSocializzare vuol dire inserire il cane nel contesto sociale. Questo è formato da tantissime componenti che stimolano i sensi del cane:

  • Uditivi: suoni e rumori
  • Tattili: caldo, freddo, liscio, ruvido, pungente ecc
  • Olfattivi: i diversi odori dell’ambiente che possono essere più o meno forti e più o meno significativi (sappiamo che il naso è l’organo di senso più sviluppato nel cane, da cui trae la maggior parte delle informazioni nell’ambiente)
  • Legati al gusto: nel cane molto poco sviluppato rispetto a noi
  • Visivi: ogni oggetto ed essere vivente nel mondo che sia nel campo visivo del cane

La socializzazione del cucciolo consiste proprio nel stimolargli i sensi facendogli conoscere, il più possibile, l’ambiente in cui dovrà vivere da adulto. (Ma della stimolazione sensoriale parleremo nello specifico magari in un altro articolo, qui ci concentriamo sulla socializzazione con i cani e le persone).

Come si usa dire, la paura ha origine dall’ignoranza.

Un cane che non ha sufficienti esperienze da piccolo è più probabile che, una volta cresciuto, si mostri meno tranquillo nei confronti dell’ambiente esterno, rendendo più difficoltosa la sua gestione.

A che età si può fare

La stimolazione dei sensi (come dicevamo in questo articolo), inizia fin dal periodo neonatale: questa però è una fase che può riguardare esclusivamente l’allevatore.

Quando il cucciolo arriva da noi, se lo prendiamo presto, avrà probabilmente circa 2 mesi. Questa è la fascia d’età migliore per la socializzazione in cui il piccolo è più predisposto a scoprire il mondo. In questa fase è molto importante far conoscere al cane tante persone, tanti cani e tanti luoghi differenti.

Questo periodo dura circa fino ai 4/6 mesi (varia da soggetto a soggetto e in base alla taglia) e dopo di chè andrà via via a scemare, quindi non bisogna perdere tempo! Il cane adulto può apprendere norme di comportamento (l’addestramento è possibile ad ogni età), non essere socializzato. La socializzazione è una fase riservata al cucciolo.

Socializzazione senza vaccini?

socializzazione nel cuccioloAi due mesi però molto probabilmente non avrà completato il ciclo di vaccini, può essere quindi molto rischioso portarlo fuori.

Una soluzione può essere quella di invitare amici a casa, li si può far venire anche chiedendo diversi tipi di abbigliamento: con il cappello, senza, con l’ombrello, abiti di colori sgarcianti o molto cupi, bambini ecc ecc.

Altra alternativa può essere portarlo nelle abitazioni di persone che sappiamo che tengono pulito e che hanno cani vaccinati. Ancora, quello che si può fare, è portare il cane fuori tenendolo in braccio.

Se viviamo in città invece molte alternative non ci sono, bisogna quindi fare attenzione a dove si va: evitate ad esempio le aree cani in cui il rischio di infezioni è maggiori, prediligete strade pulite in cui non ci siano troppi bidoni della spazzatura (che possono portare topi, quindi leptospirosi), attenzione agli angoli con tanta pipì, indossando un collarino evitare che infilino il naso nei tombini ecc ecc.

E’ molto importante ricordare che un cucciolo, che non ha completato il ciclo vaccinale, è molto a rischio di infezioni che possono essere anche mortali! Quindi socializzate il cucciolo ma non prendete sotto gamba la questione!

Socializzazione con le persone

E’ importantissimo che il cucciolo, nelle prime fasi di vita, abbia contatti con più persone possibile.

Ciascun essere umano interagisce con il cane in maniera diversa. C’è chi si rivolge facendo tante vocine, chi con la voce più profonda, chi strofina il pelo, chi accarezza con dolcezza.

Ciascun essere umano ha un odore differente che lo contraddistingue. Ci sono uomini, donne e bambini che hanno forme, stature, atteggiamenti e voci differenti.

Di tutte queste persone, anche se nello stesso sesso, alcuni potrebbero essere più snelli, altri più in carne, alcuni calvi, altri con un casco di capelli infinito. C’è chi è molto molto alto, chi, al contrario, è molto piccolo di statura.

Alcuni gesticolano tanto, altri sono più stazionari. Insomma, riflettendoci un attimo possiamo renderci conto di quante variabili possano esserci a contraddistinguere gli esseri umani.

In questo il cane non sa generalizzare, quindi non è perchè ha visto tutti i parenti una volta che capirà che tutti i “due gambe” sono umani! Spesso ad esempio accade che i cani non amino i bambini, a volte è caratteriale (il cane può non apprezzare gli schiamazzi, il gesticolare tanto, la mancanza di cautela del bambino), a volte invece è legato proprio alla socializzazione: il cane che non ha visto bimbi da cucciolo potrebbe non riconoscerli come umani!

E’ importantissimo quindi, per la socializzazione del cucciolo,farlo entrare in contatto con ogni variabile possibile.

In questa fase però può essere utile chiedere, alle persone che desiderano accarezzarlo, di chinarsi non permettendo al cane di saltare tanto addosso: se prendono il vizio sarà poi da correggere.

“non socializzo il cane perchè deve fare la guardia!”

Ho sentito spesso proprietari dirmi questo.

Per chi volesse avere il cane da guardia, la socializzazione nel cucciolo non deve ugualmente mancare. La si può limitare all’ambiente esterno, insegnando così al cane che in casa non ci sono amici. Ancora si potrebbe limitare il contatto fisico con il cane per insegnargli che gli estranei esistono ma non si avvicinano.

Ma in questi casi poi, bisogna mettere in conto che non si farà mai incontrare al cane nessuno in casa e che non lo farò mai avvicinare! Questa gestione, nella realtà in cui viviamo ad oggi, può risultare molto difficoltosa e molto pericolosa! Bisogna valutare bene quindi cosa si desidera nel futuro.

Là dove si fa una scelta simile, bisogna sapersene assumere la responsabilità. Molti vedono, nel loro immaginario, il cane che attacca chiunque li tocca ma vogliono poi portarselo al bar, al ristorante e simili senza che faccia neanche bau (e magari anche che si lasci accarezzare dalla cameriera).

Il cane non può capire la differenza tra un cameriere e un ladro: per il cane, una persona è una persona e si comporterà quindi di conseguenza a ciò che gli viene insegnato (oltre che in base alla sua genetica).

In ogni caso comunque è fondamentale socializzare molto bene il cane.

Un cane che non ha un istinto naturale alla difesa, non lo avrà comunque in situazione di necessità: le sue reazioni, dettate essenzialmente dalla paura, non saranno prevedibili e stabili. Un cane che ha un istinto naturale alla difesa, tenderà a farla anche se ben socializzato e ben gestito (e lo farà con maggior equilibrio!).

Riassumendo quindi: se decidete di limitare la socializzazione ai fini della difesa, non vi stupite se non riuscirete a portare con voi il cane al ristorante o se dovrete girare con mille occhi. Come già detto, da una parte il cane ha una propria genetica che ne determina il comportamento, dall’altra però, in nostro comportamento gioca un ruolo molto importante.

Se avete dei dubbi su come gestire questa fase, rivolgetevi ad un valido esperto per evitare di commettere errori in una fase così delicata.

Socializzazione con gli altri cani

Anche questa è una parte molto importante della socializzazione nel cucciolo. Ogni cane, come su può ben vedere, può avere forme, colori e stazze molto differenti. Alcuni con le orecchie pendenti, altri con le orecchie dritte, altri sembrano dei giganti, altri ancora sono dei nanetti, alcuni con la coda e altri nascono senza ecc ecc ecc.

Ci sono dei rituali tra i cani che ne determinano la corretta comunicazione, ad esempio: orecchie all’indietro, cresta dritta, lo scodinzolare ecc ecc. ma date appunto le differenze fisiche da un soggetto all’altro, questi atteggiamenti potrebbero presentarsi in maniere differenti.

Il cucciolo deve imparare a riconoscere ogni tipo di comunicazione quindi, in questo senso, più cani incontra meglio è e minori saranno le probabilità che si scatenino risse.

Ma è vero che i cani che crescono con gli altri cani non si attaccheranno mai?

Questa regola non vale per tutti! Ogni cane rispecchia la propria genetica.

Cani dello stesso sesso, raggiunta la maturità, potrebbero ugualmente attaccarsi! Quindi preparatevi anche a queste situazioni!

In generale si usa dire che i lupoidi tendono a comunicare meglio tra loro, poichè ritualizzano di più. I molossoidi invece hanno maggiori difficoltà di comunicazione. Anche questo però è molto soggettivo, troviamo lupoidi che si sbranano e molossoidi che convivono pacificamente.

socializzazione nel cuccioloCercate quindi di capire com’è caratterialmente il vostro cane e sappiate che, se tendesse ad attaccare altri cani, non avrete il “cane cattivo”, ma solo un cane con il suo carattere e la sua indole.

Tenete conto poi che alcuni arrivano a maturare anche dopo i 2 o 3 anni, quindi non è detto che se ad un anno non hanno mai attaccato nessuno non lo faranno in futuro. Esempio tipico sono i pitbull che, seppur splendidi con le persone, nascono geneticamente predisposti ai i combattimenti tra cani.

Facilmente quindi queste tipologie, con lo sviluppo, tenderanno a causare problemi in questo senso nonostante la socializzazione.

Attenzione! La predisposizione genetica è importante saperla capire! Non bisogna generalizzare.

Per tornare all’esempio fatto, il pitbull è un cane aggressivo con gli altri cani poichè selezionato nei secoli a questo scopo. Questo cane non è geneticamente predisposto ad essere aggressivo con le persone, non è adatto alla difesa. Durante i combattimenti, il cane che osava appoggiare i denti sulle mani del giudice che andava a separarli, veniva direttamente soppresso!

C’è un limite alla socializzazione tra cani?

Come sempre la verità sta nell’equilibrio delle cose. La socializzazione è fondamentale per evitare reazioni di aggressività dettate dalla paura.

Ugualmente però bisogna fare attenzione a bilanciare bene con il gioco e il divertimento con noi. Ricordiamoci che nella vita il cane avrà solo noi al suo fianco e vive in casa nostra: se si diverte tanto con i suoi simili e per niente con noi, avremo poi sempre un cane incentrato solo sugli altri cani.

Quindi cercate sempre di mantenere un equilibrio: ok al divertimento tra loro ma non solo con loro! Con noi si devono divertire anche di più.

Qual è quindi lo scopo della socializzazione nel cucciolo?

Lo scopo è fare sì che il cucciolo abbia più conoscenze possibile così da limitarne, in base anche alle predisposizioni caratteriali genetiche, le paure una volta cresciuto.

Un esempio che faccio spesso a chi seguo è sugli scarafaggi: esistono tantissime varietà di questi orribili insetti (alcune fonti dicono esistere oltre 4000 tipologie di blatte nel mondo), alcuni più lunghi e marroni, altri corti e neri, alcuni enormi, altri piccolissimi. Per quanto possano essere orribili, non sono famosi per essere bestie aggressive.

Nel momento in cui però vedete in casa un insetto mai visto prima, oltre ad inorridire, potreste provare un senso di paura.

Questo timore, salvo fobie particolari, è dettato dall’ignoranza poiché non sapete in voi se potrebbe farvi del male oppure no. Oltre a questo, ci sono fattori culturali che ci portano ad avere dei pregiudizi negativi (in Italia le varietà che abbiamo, si sviluppano nelle fogne e possono portare malattie, in Cina invece, vengono allevati specificatamente per uso alimentare).

Questo vale per i cani: tutto ciò che non conoscono in questa prima fase di vita, potrebbe fagli paura in età adulta. Ciò che conoscono in maniera negativa invece, può portarli ad avere pregiudizi nel resto della vita.

E’ quindi una fase fondamentale per il cane e deve essere curata con particolare attenzione.

Se non siete sicuri di riuscire a gestire correttamente questo periodo, rivolgetevi ad un esperto che sappia darvi le giuste indicazioni, fate un corso dedicato ai cuccioli e vivrete di rendita!

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