Riccardo Bonino

Riccardo Bonino

Figurante Ufficiale ENCI CAPB, RCI, SACC, HCI
Istruttore certificato ENCI fin dal 2003
(anno in cui è stato istituito l’albo)

“… fin da bambino ho avuto vicino a me, come compagno di vita un cane,
ma mi sono avvicinato al mondo dell’addestramento solo all’inizio degli anni 80.”

Anni '80

Fin da bambino ho avuto vicino a me, come compagno di vita un cane, ma mi sono avvicinato al mondo dell’addestramento solo all’inizio degli anni 80 dopo aver visto un’esibizione di cani da utilità.

Per me quella data rappresenta un punto d’inizio perchè ne rimasi affascinato a tal punto da voler intraprendere questo tipo di attività in prima persona.

Attività molto divertente e spettacolare, ma al tempo stesso tremendamente impegnativa e faticosa e di questo me ne accorsi da subito.

Era da poco mancato il mio fedele compagno e decisi di “prendere il mio primo cane competitivo e scelsi un pastore tedesco che chiamai Rocky.

Contattai uno tra i migliori addestratori del tempo e mi misi al lavoro. Dopo un lungo periodo di “gavetta” arrivarono anche i primi risultati; ottenni il primo brevetto SchH della mia vita, ma il destino non fu clemente perchè Rocky si ammalò gravemente e mi lasciò nel giro di poco. Il primo cane, come tutte le prime volte, non si scorda mai e ancora oggi lo ricordo con affetto.

La vita con i cani successivi mi ha insegnato anche l’importanza della sensibilità…, fondamentale per comunicare con il nostro amico a quattro zampe. In seguito alla piacevole esperienza avuta con Rocky, ho sentito l’esigenza di proseguire con un altro cane: così arrivò Bessy, una fortissima Rottweiler femmina. Con lei partecipai in Francia alla prima gara di obedience (in Italia non si sapeva ancora cosa fosse) ottenenedo la qualifica di molto buono e cominciai a frequentare personaggi molto importanti in Germania.

Anni '90

Nel 1993 arrivò a far parte della mia famiglia Arko Vom Hilsblik, pastore tedesco nero (da lui ha preso il nome il club), figlio dei migliori soggetti tedeschi. Crebbe insieme a mia figlia (avevano la stessa età) per lei è stato un ottimo supporto quando ha iniziato a camminare. Il cane non l’abbandonava neanche un’istante, facevano addirittura il sonnellino insieme. Nel giro di poco arrivo al terzo brevetto (massima categoria di addestramento). Con lui ottenni grandi soddisfazioni, ma a causa di problemi di salute, dovemmo smettere di allenarci e fui costretto a cercare un’altro cane.

Ero abituato a lavorare con i pastori tedeschi, ma scelsi di cambiare razza per “provare” un pastore belga malinois. Alla fine degli anni 90 arrivò così Astro Vom Grunen Tann.

In principio fu molto difficile relazionare con lui perchè io arrivavo dalla vecchia scuola molto tecnica e da un pastore tedesco “molto duro”; dovetti fare un salto di qualità per potermi confrontare con la grande sensibilità dei malinois. La mia testa dura e la mia determinazione mi permisero di imparare a confrontarmi con lui, di lavorare in sintonia. Infatti, accanto a lui vinco il campionato CAPB in classe IPO 2 e nel 2002 entro a far parte della Nazionale Italiana partecipando al mio primo mondiale in Slovenia nel 2002.

Anni '00

L’anno successivo (2003) sono riuscito nuovamente a qualificarmi e a partecipare al mondiale in Belgio, a De Haan, realizzando anche la migliore difesa italiana.

Slovenia - 2002
Belgio - 2003

Nel 2004, ho tentato di qualificarmi nuovamente per il mondiale svoltosi in Austria, ma, purtroppo, i continui acciacchi che hanno colpito il mio amato Astro mi hanno impedito di portare a termine una preparazione adeguata.

Proprio per questo motivo (e perchè non riesco proprio a fare a meno di “lavorare” con un cane a fianco…) è arrivata a casa la piccola Twister vom Satanberg, ma il mio lavoro con lei è durato poco a causa dell’amore morboso nato tra lei e Alessandra.

La coppia formatasi si è dimostrata troppo in sintonia, così, a malincuore, ho dovuto “accontentarmi” di svolgere il “solo” ruolo di preparatore per coordinare il loro futuro agonistico.

Stufo di restare a guardare, ho iniziato a cercare un altro cane: Mustang della Valle Incantata.

Le lunghe ricerche on-line e le chiacchierate avute con numerosi allevatori italiani e stranieri, mi hanno portato a scegliere un cucciolo figlio di uno dei più grandi cani competitivi di quel periodo: APOLL VOM WOLFSRUDEL.

Ho apprezzato da subito le grandi attitudini del mio nuovo compagno. Si trattava di un soggetto particolarmente esuberante e molto propositivo sul lavoro.

Sin dai primi mesi di vita del cucciolo, ho potuto impostare un lavoro utilizzando esclusivamente il clicker training. Questo perché, sin da quando sono entrato in contatto, ormai diversi anni fa, con quelle che ai tempi erano tecniche molto moderne ed innovative del Nord Europa, sono rimasto talmente affascinato dalla possibilità di modificare i comportamenti dei miei amici a 4 zampe con tecniche di collaborazione di cui non ho più fatto a meno. Bisogna ammettere che ci vuole più pazienza ma il risultato è notevole!

Ringrazio i miei genitori per avermi concesso la possibilità, fin da bambino, di possedere un cane.

Ringrazio mia moglie per avermi seguito in tutta Europa sia nelle competizioni che negli stage.

Infine, ma non per importanza, un ringraziamento particolare va a tutti gli addestratori Italiani e non, che mi hanno trasmesso la loro esperienza.

Riccardo Bonino